IL SABATO MATTINA
- Concentrica
- 25 mag 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Il disegno del mercato del sabato fatto di particolari, rumori, profumi e immagini.
E’ un sabato mattina di inizio primavera, il sole è alto già da qualche ora ma fin dalle prime luci dell’alba molti commercianti sono a lavoro per organizzare e sistemare i loro prodotti sulle bancarelle.
L’aria è fresca, piena di vita, quasi frizzantina e il cielo é limpido: quale giornata migliore per scendere in strada e fare un giro al mercato!
Mi è sempre piaciuto questo momento della settimana ma solo adesso mi accorgo che è diventato un rituale, capace di scandire il passare del tempo e che, contemporaneamente, sa di casa, di tradizioni e di una bellissima semplicità.
Entrando in piazza da via Gagliazzona, si fa qualche passo avanti e ci si ritrova subito nel cuore pulsante di Conselice: a destra il Municipio ottocentesco, neoclassico, sembra invitare chi vi si trova davanti a proseguire il suo tragitto per arrivare così al monumento centrale alla piazza, in memoria dei caduti nella Grande Guerra.
Imponente, massiccio e severo, si staglia verso il cielo.
La base di marmo è in forte contrasto con il gruppo di sculture in bronzo che sta sopra esso.
La scena rappresentata è quella della Vittoria alata, leggerissima, nonostante la sua natura bronzea, che premia con una corona d’alloro un fante che alza un pugnale al cielo, mentre un altro sta accasciato a terra, tenendosi il petto.
Sicuramente l’effetto scenografico prodotto è importante perché, se guardato con attenzione, dà l’impressione di essere in quella scena, quasi come se si entrasse a far parte dell’opera.
Dietro questo, il campanile e la chiesa, dalle linee anch'esse neoclassiche, costruiti entrambi sulle rovine di una chiesa romanica del XI secolo.
Tutt’intorno il mercato tende a smorzare il carattere simbolico, austero e celebrativo delle architetture, una macchia di colore che cerca di alleggerire un passato reso triste e grigio dal ricordo di queste catastrofi.
Già nella seconda mattinata lo spazio tra la Chiesa e il Comune brulica di persone.
Questo è un luogo d’incontro, un luogo che è reso vivo da sorrisi e saluti, in cui ci si scambiano idee, pensieri e memorie.
Ai banchi alimentari le signore cercano di aggiudicarsi la verdura e la frutta migliore, forse per i figli e nipoti che ospiteranno la domenica a pranzo.
Quanta storia ci può essere, quanto affetto dietro a un solo gesto di scambio, dietro a uno scenario che visto da fuori sembra così ordinario, ma che se guardato dalla prospettiva di ogni singola persona diventa particolare e straordinario.
Qui in piazza ci siete voi, i nostri lettori, come anche qualcuno che intervisteremo fra i lavoratori, imprenditori, nonne, mamme ragazzi e girovagando tra le bancarelle mi chiedo chi tra tutti abbia (forse) letto qualche riga degli articoli di Concentrica.
Eleonora Zanoni.

Photo by Michael Cardinali
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